La spartizione by Piero Chiara

La spartizione by Piero Chiara

autore:Piero Chiara [Chiara, Piero]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788804567912
Google: m_ynPwAACAAJ
editore: Mondadori
pubblicato: 2007-03-14T23:00:00+00:00


Capitolo quattordicesimo.

Furono i pensieri di quella notte, tutti animati dal dispetto per la scelta avvenuta, a decidere Tarsilla che la mattina dopo diede appuntamento al Paolino per le tre del pomeriggio.

"A costo di fare la sgualdrina" diceva tra sé "ma farò vedere io che uomo mi porto in casa. Altro che un Paronzini! Il Paronzini gli pulirà le scarpe!" Tanta decisione e spregiudicatezza le venne a mancare del tutto quando nel pomeriggio si trovò sul divano senza gambe, dietro il vecchio confessionale. Sperava che il giovane le parlasse di matrimonio; e non sapeva che proprio a quello pensava Paolino, ma che ci voleva arrivare per la strada della seduzione e del fatto compiuto.

Paolino incominciò col chiedere chi fosse quel "pistola" che aveva visto entrare in casa Tettamanzi la domenica prima.

"Un nostro conoscente" spiegò Tarsilla "uno delle tasse, che in verità aveva cominciato a venire da noi per aiutarci in una questione di ricorsi, ma che ha finito per chiedere in sposa mia sorella Fortunata." Paolino s'insospettì, o finse d'insospettirsi. Cominciò a inquisire, a contestare, a voler sapere chi l'aveva conosciuto per prima delle sorelle.

Tarsilla, un po' per farsi valere e un po' per uno strano desiderio di colpa, ammise d'averlo introdotto lei stessa in casa e anche di esserne stata corteggiata, provocando le ire di Paolino che diventò minaccioso e l'accusò di essere l'amante dell'uomo delle tasse.

Senza riguardi per l'onore delle tre sorelle, cominciò a dire che avevano un amante in comune, che chissà quanti ne avevano già avuti, che erano sempre andate a letto coi preti, che erano tre baldracche e che lei si prendeva gioco di un uomo pericoloso. Giudicava senza riguardi, pensando che tutti fossero come lui e come se al mondo non ci fosse né l'onore né l'onestà.

Invece di scandalizzarsi Tarsilla lo lasciava dire quasi compiaciuta; ma quando Paolino, con l'aria di chi pretende ciò che non gli può essere rifiutato, volle subito la sua parte, cercò di lottare, di resistere, di invocare pietà. Però senza troppa convinzione, come quando si tenta di resistere a qualche gentilezza eccessiva, e quasi contenta di poter dimostrare la sua illibatezza, dopo gli ingiuriosi sospetti.

Mormorando delle oscenità Paolino la maneggiava come un blocco di pasta e le toglieva il fiato con certi baci che Tarsilla non aveva mai immaginato. Completamente devastata nell'abbigliamento, dopo aver perso nella lotta le scarpe, alcune forcine, mezza giarrettiera e un paio di bottoni che erano volati in mezzo alla stanza, cominciò a cedere. Rilassò le sue gambe che avrebbero potuto stritolare Paolino, allentò la presa delle mani e le usò per coprirsi gli occhi in un estremo assalto di pudore.

Suonarono le quattro, e invece di aprirsi la biblioteca si aprì per Tarsilla la porta del Paradiso Terrestre.

La biblioteca si aprì solo mezz'ora dopo davanti alle facce gialle di tre beghine che da un pezzo stavano in piedi fuori della porta e che si meravigliarono di trovare Tarsilla chiusa dentro. Appena entrate nel locale si guardarono intorno quasi cercando qualcuno, e quando andarono via rimasero con



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